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LA TRIANGOLAZIONE DEL NARCISISTA


La triangolazione è uno dei principali metodi di manipolazione utilizzati dal narcisista ed ha due obiettivi fondamentali. Da un lato, serve ad ottenere rifornimento narcisistico da più vittime; dall’altro ha come scopo quello di mantenere inalterato il controllo ed il potere.

In alcuni casi, un narcisista lascia che la vittima sia consapevole della presenza di altre, proprio facendovi riferimenti costanti.

In altre situazioni, la vittima avrà la sensazione che ci sia qualcun altro, pur avendo poco chiaro l’ambito ed il livello di coinvolgimento di questa terza persona.

La vittima vivrà un senso di disagio ogni qual volta questa persona verrà nominata, pur non avendo sufficienti elementi per discuterne senza apparire gelosa o possessiva.

Un narcisista conosce molto bene questo meccanismo e le reazioni ad esso e le utilizza per mantenere la vittima in un costante stato di angoscia e, di conseguenza, sotto scacco psico-emotivo.

Il potere del narcisista viene consolidato dal fatto che la vittima ha delle percezioni molto intense, pur non avendo elementi sostanziali da contrapporre. Da un lato, il narcisista ottiene rifornimento negativo dalle rimostranze della vittima, dall’altro ottiene rifornimento positivo dalle risposte all’idealizzazione esercitata nei confronti della nuova vittima.


Nel momento in cui la drammatica verità verrà completamente svelata, la vittima proverà un profondo senso di disgusto, rivedendo l’immagine speculare di se stessa nella nuova vittima. Ritroverà le stesse frasi, gli stessi comportamenti, lo stesso manipolatorio utilizzo dei social e vivrà lo shock di essere stata vittima di un gioco crudele, nel quale i fili del burattinaio muovono ora una nuova marionetta.


Questa forma di triangolazione è particolarmente umiliante, proprio perché va a cancellare qualsiasi senso di identità e di autostima della vittima.

La patologia di questo comportamento viene ancora più rappresentata dal fatto che il narcisista riesca a mandare messaggi sostanzialmente identici a due vittime contemporaneamente, rendendo evidente quanto non faccia alcuna sostanziale differenza tra l’una e l’altra. Ed, effettivamente, non ne fa.

Nella mente del narcisista, le due vittime sono la stessa cosa: cosa, non persona. Sono entrambe apparecchiature finalizzate alla produzione di rifornimento narcisistico.


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La Dr.ssa Claudia Scarpati è Psicologa Psicoterapeuta Relazionale ed è specializzata nell'aiutare le persone coinvolte in relazioni tossiche ad uscire dall'abuso.


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