"Come superare la rabbia per tutto quello che gli ho lasciato fare?"
Questa è una domanda comune per le vittime che hanno subito abusi narcisistici.
Tuttavia, contrariamente a quanto si crede, la rabbia non è un'emozione che dovremmo cercare di insabbiare nei recessi oscuri della nostra mente.
Non c'è nulla di cui vergognarsi.
Il riconoscimento e l'accettazione della rabbia rappresentano infatti il primo passo per elaborarla in modo efficace.
C'è un momento in cui ci si rende conto che tutto ciò che riguarda la propria relazione è stato una menzogna, che si è stati usati, manipolati, degradati e ingannati.
Tutto l'amore, la devozione e il perdono che hai offerto al narcisista non solo sono stati dati per scontati, ma alla fine sei stata derisa proprio per questi stessi sentimenti.
Questo è sufficiente per farti odiare te stessa per essere stata una brava persona, ed è in parte il motivo principale per cui la rabbia verso il narcisista è la più difficile da superare.
Lavorare sulla tua rabbia vuol dire ricercare strategie multiple che ti permettano di capire, esprimere e canalizzare la rabbia in modo sano.
Molta della tua rabbia è apparentemente diretta verso il narcisista, ma, in molti casi, in realtà stai solo proiettando su di lui la rabbia verso te stessa.
Può essere difficile da ammettere, ma c'è stato un momento nel quale hai capito che il narcisista non sarebbe cambiato.
Eppure, hai continuato ad andare avanti con le stesse modalità pur aspettandoti un risultato diverso.
Hai continuato a dare alla relazione tutto ciò che potevi, sperando che il narcisista sarebbe rinsavito e avrebbe riconosciuto il dolore che ti aveva inflitto.
Tuttavia, i narcisisti non hanno assolutamente alcun limite.
In realtà, non sono minimamente interessati a comprendere gli effetti delle loro azioni sugli altri... Figurarsi a prendersene cura.
Cosa fare allora?
Sicuramente è fondamentale accettare il proprio ruolo nella relazione e lavorare sul perdono di sé.
Ci possono essere delle dinamiche molto profonde, subcoscienti, che ti hanno tenuta intrappolata nel rapporto con il tuo carnefice, forse risalenti all'infanzia.
Inoltre, quella che definisci come rabbia può essere in realtà la tua mente subconscia che cerca di elaborare i sentimenti di vergogna.
È l'esperienza interiore di essere non voluta, di sentirti inutile, di essere rifiutata e abbandonata.
Quanto ti è familiare tutto questo?
Dove hai imparato che amore e abuso sono sinonimi?
Quanto pensi, davvero, profondamente, di meritare amore e rispetto?
La tua rabbia è lì.
In quegli eventi.
E le risposte a quelle domande sono i mattoni che costruiranno la strada per la tua guarigione.
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